Nel quadro “Requiem per un carnevale”, del 1982, ogni personaggio indossa il suo costume, mette la sua maschera, recita la sua parte. Nella vita e nella storia. Re, regine, prelati, gente di spettacolo, prostitute, cavalieri.
Ma Il carnevale è finito. Resta il vuoto, la solitudine, l’angoscia.
La droga, per chi non ha forza in sé, fede in qualcuno o qualcosa, è l’ultimo porto. La droga, coi suoi fantasmi, i suoi mostri. Nel fondo, la visione serena di un mondo perduto, scolora nell’ultimo crepuscolo.
![](https://mariagraziabornigia.com/wp-content/uploads/2017/03/Requiem-per-un-carnevale-Ripulita.jpg)
La droga, per chi non ha forza in sé, fede in qualcuno o qualcosa, è l’ultimo porto. La droga, coi suoi fantasmi, i suoi mostri. Nel fondo, la visione serena di un mondo perduto, scolora nell’ultimo crepuscolo.
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