BIOGRAFIA



“Scrivere una biografia senza incappare nella banalità e nella retorica nonché nella noia del racconto, non è cosa per comuni mortali. Ed io sono una comune mortale, non sono una scrittrice di professione; per questo motivo, nonostante più volte abbia provato il desiderio di scrivere della vita di Maria Grazia Bornigia per poterne divulgare insieme alle opere anche qualche cenno che potesse spiegarne il pensiero e il vissuto da cui nascono le opere stesse, non ho mai provato a cimentarmi con quest'impresa per me gigantesca.
Però, ora, a sette anni dalla morte di Maria Grazia Bornigia, in un momento per me molto particolare, di grossa comunanza con la fine della vita stessa dell'artista, sento che è arrivato il momento di poter fissare i ricordi della vita di Maria Grazia Bornigia prima che la vita stessa si porti via i ricordi o prima che i ricordi diventino foto ingiallite abbandonate in qualche cassetto in attesa di poter essere riscoperti da qualche alito di vento.
Per cui eccomi qui, a tracciare i ricordi di quella che è stata la vita di Maria Grazia Bornigia, la vita di mia madre, con cui ho condiviso 44 anni della mia esistenza in modo molto stretto e pieno d'amore…”.



Così scriveva Paola (che purtroppo non ebbe modo di concludere la sua impresa), seconda figlia dopo Priscilla di Maria Grazia Bornigia. Come non fu facile per Paola descrivere la vita della madre così risulta difficile anche a noi, semplici curatori di questo sito. Qui, ne daremo dunque solo qualche accenno...
Pittrice e scultrice del XX secolo, Maria Grazia Bornigia si è distinta per la grande varietà delle sue opere sia per temi che per fantasia. Maria Grazia Bornigia nacque il 22 settembre del 1923 a Roma dove visse fino alla morte, il 9 di febbraio del 2001. Studiò l’Arte in diverse forme: pittura, scultura, scrittura. Dopo il Liceo Classico, frequentò la Facoltà di Architettura, sviluppando ben presto ed in completa autonomia il proprio peculiare linguaggio pittorico, dove predilesse la tecnica dell’olio su tela. Apprese poi la tecnica del bronzo dallo scultore Francesco Nagni, quella del marmo dallo scultore Giovanni Ardini, quella del cesello e dello sbalzo su metallo dallo scultore Lorenzo Guerrini.
Nei primi anni cinquanta iniziò a realizzare opere originali che la resero nota nell’ambiente artistico della capitale italiana. Dopo un breve e sofferto matrimonio si separò e affrontò il difficile compito di crescere le sue due figlie da sola con grande determinazione. Continuò per tutta la vita a creare le opere che oggi possiamo ammirare.
Soffermandosi davanti a una sua tela o a una sua scultura, la cui creazione durava mesi e mesi per la cura e la dovizia di particolari, si viene trasportati in un mondo incantato, onirico, dove il sogno dell’Artista si fonde a quello di chi guarda. Durante la sua vita, Maria Grazia Bornigia ha avuto modo di esporre le sue opere in tutto il mondo e con dedizione si è spinta fino alla meta del suo percorso, dimostrando in ogni suo gesto la grazia che già dal nome le è sempre stata propria.



Di seguito, alcuni riferimenti bibliografici di Maria Grazia Bornigia apparsi nei vari cataloghi d'arte che finora sono stati riscontrati:

Bolaffi - Dizionario degli artisti italiani del XX secolo, 1979, vol. I, p.52.
Bolaffi
- Catalogo nazionale della scultura, 1977, n.2, pag. 27.
Bolaffi
-  Catalogo della scultura italiana, 1981, n.5, p.26.
Bolaffi
- Catalogo della scultura italiana, 1982, n.6 pag. 75.
Bolaffi
- Catalogo della scultura italiana, 1984, n.8, p. 84.
Bolaffi
- Catalogo nazionale d’arte moderna n.11, 1975, vo. I critico-finanziario, p.30.; 1976, vol. II p. 49.
Bolaffi
- Catalogo dell’arte moderna italiana, 1983, n.19. parte I, p.184; parte II, p. 164.
Bolaffi
- Catalogo d’arte moderna, 1987, n.23, p.22.
Enciclopedia universale SEDA della pittura moderna
  - 1968, vol I, p. 408.
Galleria Astrolabio editrice
- Torino, 1970, “Artisti italiani contemporanei”, vol. III, pag. 30
Istituto europeo di Storia d’Arte - Milano, 1965, “Scultura italiana contemporanea”, p. 47.
Koinè
- Periodico di cultura, 1977, p. 78.
Unedi
- Catalogo degli artisti 1977, Lazio, vol. I, pp. 239-240.
Tornabuoni Arte
- Annuario arte contemporanea - 1998 Firenze.