Nel quadro “Terra, ultimo atto”, del 1980 - primo quadro del Trittico con Interludio - tutti i mali della terra si sono scatenati.
La corruzione è in atto. La violenza domina la vita di tutti i giorni. Prostituzione, ambiguità sessuale, brutalità, terrore. Rapimenti, sete di potere, guerra. Distruzioni, fughe. Povertà, abbandoni, infanzia nel terrore.
Barche di profughi fuggiti da lontani paesi s’illudono di trovare rifugio fra la “civiltà”. L’umanità va verso la distruzione. Già il fuoco cancella le sue case, l’acqua avanza e invade le terre.
Un angelo col braccio teso e l’indice accusatore indica il cielo, ma gli uomini non vedono, immersi nel loro peccato. Satana si cala su di loro. Lampi sinistri illuminano una simbolica cupola di San Pietro emersa tra le rovine, sotto un cielo oppresso da nuvole minacciose. Sceso da Castel Sant’Angelo è tra gli uomini l’angelo dalla spada fiammeggiante, ma gli uomini sono ciechi.
I potenti, arroccati sulle loro posizioni, credono ancora nel loro potere e nella loro invulnerabilità, ma già taluni trasformati in mostri strisciano tra una diavolessa scatenata in un cancan e un demonio che dirige l’orchestra.
La speranza, in bianco abito da sposa, china la testa. Dietro di lei, Anna Frank stringe rassegnata a sé il diario di tutte le violenze mentre un malinconico clown con un cane ai piedi canta forse per l’’ultima volta la storia di un’umanità che si dissolve.
Barche di profughi fuggiti da lontani paesi s’illudono di trovare rifugio fra la “civiltà”. L’umanità va verso la distruzione. Già il fuoco cancella le sue case, l’acqua avanza e invade le terre.
Un angelo col braccio teso e l’indice accusatore indica il cielo, ma gli uomini non vedono, immersi nel loro peccato. Satana si cala su di loro. Lampi sinistri illuminano una simbolica cupola di San Pietro emersa tra le rovine, sotto un cielo oppresso da nuvole minacciose. Sceso da Castel Sant’Angelo è tra gli uomini l’angelo dalla spada fiammeggiante, ma gli uomini sono ciechi.
I potenti, arroccati sulle loro posizioni, credono ancora nel loro potere e nella loro invulnerabilità, ma già taluni trasformati in mostri strisciano tra una diavolessa scatenata in un cancan e un demonio che dirige l’orchestra.
La speranza, in bianco abito da sposa, china la testa. Dietro di lei, Anna Frank stringe rassegnata a sé il diario di tutte le violenze mentre un malinconico clown con un cane ai piedi canta forse per l’’ultima volta la storia di un’umanità che si dissolve.