Nel quadro “Improvvisamente è già inverno”, del 1977, il personaggio è solo, una donna, in assente abbandono, tolte via le scarpe in una suprema stanchezza. Il cane è con lei, non gli uomini della sua vita: nascosti tra gli alberi, uno ha la maschera bianca sul viso. Un piccolo mostro, la vecchiaia, avanza verso di lei.
Sulla sinistra una coppia di giovani, mentre due vecchi si allontanano tenendosi per mano, verso l’inverno, la morte: la vecchiaia è serena vissuta insieme, la morte non fa paura. Un guerriero armato blocca la strada verso la primavera, ormai preclusa a questi personaggi.
Ma già l’altra primavera, quella dei giovani, è nell’aria e già fiorisce come una testa sui rami spogli.
Sulla sinistra una coppia di giovani, mentre due vecchi si allontanano tenendosi per mano, verso l’inverno, la morte: la vecchiaia è serena vissuta insieme, la morte non fa paura. Un guerriero armato blocca la strada verso la primavera, ormai preclusa a questi personaggi.
Ma già l’altra primavera, quella dei giovani, è nell’aria e già fiorisce come una testa sui rami spogli.